Ricordare
i nomi ed i luoghi degli innumerevoli locali che a Roma aprivano e chiudevano partecipando
a dare forma alla colonna sonora della mia “formazione” musicale è, forse, un
gioco scemo dettato dalla nostalgia che ogni tanto, però, mi ritrovo inconsciamente
a fare…
Potrei
snocciolare i soliti nomi tipo Music Inn, Big Mama o Alexanderplatz, ma soprattutto
i meno noti tipo Caffè Caruso o il Caffè Latino, dove ho visto Massimo Urbani
spesso, anche se i ricordi più forti restano legati al Black Out, al Uonna, al
Forte Prenestino, l’Akab, il Fonclea, il Brancaleone, l’Evolution, la Locanda
Atlantide, il Circolo degli Artisti e persino il Qube ma, come dicevo, fare una
lista senza aggiungere il calore di quei momenti è, e resterebbe, esercizio inutile
di masturbazione privata mentale.
C’è
un Club però al quale sono veramente affezionato… forse perché aprii le porte in
maniera inaspettata praticamente sotto casa, forse perché permetteva di viverlo
praticamente tutto l’anno, con i due palchi di cui uno all’aperto, forse perché
alla fine degli anni Novanta diede vita ad una programmazione che nella
Capitale mancava, portando con nonchalance
nella periferia di Roma Est nomi tipo Elvin Jones, McCoy Tyner, Evan Parker,
John Abercrombie, Roy Ayers, Cassandra
Wilson, John Zorn, Jason Moran, Brad Mehldau ma anche organizzando vere e
proprie maratone, come le "carta
bianca" di Enrico Rava e Paolo Fresu, il primo “piano solo” di
Bollani e tantissimi altri che non
riesco nemmeno a ricordare… Il
periodo d’oro de La Palma, andò dal 1998 al 2003, con la programmazione
artistica di Flavio Severini.
Io seguii molto da vicino quegli eventi, dall’inaugurazione
almeno fino all’estate del 2000 quando, per un clamoroso errore giudiziario, un
mio carissimo amico – e coinquilino nell’appartamento che avevamo “sopra” il
Club -, fu accusato di partecipazione al tragico assassinio di Massimo D'Antona,
con conseguenze devastanti per tutti noi e, ovviamente, per lui, che ne uscì
finalmente “pulito” solo due anni e sette mesi dopo (avete letto bene), con un
trafiletto di scuse che mai resse il confronto con le prime pagine di tuti i
giornali di quasi tre anni prima.
Io,
nel frattempo, avevo cambiato casa e quartiere (potete immaginare perché),
Flavio Severini balzò all’Auditorium e la Palma chiuse i battenti nel 2007 ma questo,
se la memoria non m’inganna, fu proprio uno dei concerti inaugurali del club,
registrato alla bene e meglio e messo a disposizione del “tesoriere”
Piangiarelli per la sua Philology qualche anno dopo.
Label: PHILOLOGY
Catalog#: W
163.2
Format: CD
Recorded LIVE
in Rome at La Palma Club, December 5-6, 1998
Lee Konitz
(alto sax, vocal #3)
Stefano
Bollani (piano)
Pietro Ciancaglini
(bass)
Fabrizio
Sferra (drums, vocal #3)
Tracklisting:
1. Blues for Chet – 10:28
2. My Funny Valentine – 12:17
3. Just Friends – 11:41
4. It Could Happen To You 7:27
5. But Not For Me – 10:38
6. What’s New – 13:09
7. I’ll Remember April – 12:25
grazie mille!...
RispondiEliminache piacere rileggerti, non poteva mancare il tuo saluto al grande Lee
RispondiEliminaMil gracias....
RispondiEliminaP/s: podrias subir ROMANO MUSSOLINI - NUNZIO ROTONDI???? El link está caído.
Saludos desde la Patagonia Argentina!
Mille Grazie ...
P / s: potresti caricare ROMANO MUSSOLINI - NUNZIO ROTONDI ???? Il link non è attivo.
Saluti dalla Patagonia Argentina!!!
Molte grazie pe lo splendido omaggio al grande Lee. Riposi in pace, a noi resteranno le emozioni che la sua
RispondiEliminamusica ci ha donato
Thank you very much!
RispondiEliminaMany thanks!.
RispondiEliminaMuchas gracias, saludos.
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