«Le
circostanze degli incontri tra Mario Schiano e Domenico Guaccero, due
personaggi così distanti per formazione, sono ormai nebbiose, perse nella
memoria di giorni concitati. Il primo incontro con il compositore viene narrato
nell’intervista di Stefania Gianni a Mario Schiano (in Archivio Musiche del XX secolo, volume monografico su Domenico
Guaccero, Palermo 1995), in maniera palesemente fantastica: i due – senza mai
essersi visti prima? – si incontrano nei corridoi durante una seduta di
registrazione, e Schiano invita Guaccero a prendere parte a due brani di On The Waiting List, terzo disco
ufficiale di Schiano, registrato dal 17 al 19 Dicembre 1973. […]
De Dé verrà registrato nel Febbraio del 1977; della collaborazione con
Guaccero non uscirà su disco altro documento, fino alla pubblicazione nel 1990
da parte della Splasc(h) di un Lover Man
registrato dal vivo nel 1978 durante una trasmissione RAI (SUD, CD H 501-2).
Nei
quattro anni che separano il primo incontro in studio (i due brani del ’73)
dall’intero LP registrato insieme (De Dé,
1977), i rapporti tra Schiano e Guaccero si intrecciano al di fuori delle sale
da concerto, figuriamoci di quelle di registrazione. Si tratta di anni
frenetici per Schiano. Egli è attivamente impegnato a coniugare le sue passioni
musicali con quelle civili, interviene con il suo gruppo a manifestazioni
politiche e sociali, dà il suo contributo alla creazione di strutture culturali
nelle periferie romane; la temperie nazionale contagia anche il mondo del jazz,
che apparentemente accetta la musica del sassofonista invitandolo a partecipare
a festivals come Umbria Jazz e Bologna. Schiano rimane legato alle correnti e
alle cantine jazzistiche, e non prende parte alle occasioni in cui si mescolano
improvvisatori di tutte le origini, che vedono invece tra i partecipanti i suoi
collaboratori Schiaffini e Iannaccone. Nella intervista citata infatti egli
ricorda come l’atteggiamento di un musicista come Franco Evangelisti, fondatore
di Nuova Consonanza, fosse ben diverso da quello di Guaccero, proprio dal punto
di vista della partecipazione emotiva, elemento che Schiano ha sempre valutato
sopra tutti gli altri. Schiano e Guaccero infatti creano una diversa
formazione, denominata Laboratorio Musicale, che tra il 1977 ed il 1978 svolge
una intensa attività nelle sedi allora possibili per una musica di confine:
Feste dell’Unità, Case del Popolo, Circoli culturali della sinistra di tutte le
sfumature.
È
un periodo in cui Schiano conduce a maturazione alcune delle sue esperienze più
importanti, ma trova allo stesso tempo nell’ambito più strettamente jazzistico
difficoltà a perseguire il proprio progetto. Dopo gli splendidi risultati di SUD e di Partenza di Pulcinella per la
Luna (RCA – Vista TPL1 1117), tra il 1975 e il 1977
Schiano esperisce una serie di tentativi in direzioni diverse. Crea un proprio
gruppo completamente nuovo, di strumentazione jazzistica. È il quintetto con
Nofri, Maurino, Caporello e Ascolese: l’ex quartetto Spirale. Il gruppo
purtroppo non ha praticamente mai inciso: unica traccia un brano di 10’ in una antologia oggi
introvabile [1]. Esso
attraversa un momento particolarmente felice con una serie di concerti molto
soddisfacenti nell’Aprile/Maggio 1975, in Toscana in particolare. Egli collabora
nel 1976 con Roberto Bellatalla e Lino Liguori, sia in trio che nelle varie
formazioni di Progetto per un Inno (it
ZSLT 70030); poi suona con un altro gruppo tutto nuovo, con Maurizio Urbani,
Francesco Maccianti e Nicola Vernuccio (Test, Red Record VPA116). È una fase di
passaggio prima di Gospel (L'Orchestra
OLP 10015) in duo con Guido Mazzon, della esaltante esperienza di A European Proposal (Horo Records HDP
35-36), della serie delle riuscite collaborazioni in stile “rivista” con
Vittorini; il sassofonista napoletano sembra alla ricerca di situazioni nuove e
stimolanti, di personalità giovanili da valorizzare. Una nota contemporanea di
Dario salvatori su Paese Sera a
proposito del Festival Jazz al Folkstudio sembra confermare questa
inquietudine: “La serata di ieri è stata quella più sorprendente, con Mario
Schiano che invece di presentarsi con un suo gruppo ha preferito suonare
accompagnato da Antonello Salis, pianista dei Cadmo”. La collaborazione con
Salis produrrà nel 1978 uno dei più begli album del jazz italiano, Old
Fashioned (Carosello CLE 21043), ma non si solidifica in un rapporto stabile di
collaborazione.
De Dé rientra a pieno titolo in questa fase di ricerca, in cui rappresenta
una direzione del tutto diversa, la ricerca di un mondo di suono puro, analoga
a quella intrapresa da Roscoe Mitchell a Chicago e dall’AMM in Inghilterra. Al
disco partecipano anche Alessandro Sbordoni, poi ritornato ad un’attività di
composizione, e Bruno Tommaso, che impiega percussioni ed oggetti sonori di
vario tipo oltre che la viola da gamba, fatto estremamente raro per lui al di
fuori della musica antica. Estraendo il venerabile pezzo di vinile dalla sua
custodia non si può fare a meno di ricordare che la maggior parte delle poche
centinaia di copie stampate furono avviate al macero per recuperare il vinile,
e che oggi ne sono in circolazione 50 o 60 esemplari».
Francesco Martinelli,
dalle note di copertina della ristampa in CD di De Dé, Splas(h) CDH 510.2, 1998
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Credits:
Mario Schiano - Domenico Guaccero
Bruno Tommaso - Alessandro Sbordoni
De Dé
Label: Folkstudio
Catalog#: FK 5008
Format: LP
Country: Italy
Recorded in Rome ,
1st Febbruary 1977
Mario Schiano (alto sax, snare drum, cymbals,
maracas),
Domenico Guaccero (vibes,
timpani, cymbals, bottles, glass tube,
glass chimes, box chimes, maracas, paper
p.,
african thumb piano, vocals, synth., flute)
Alessandro Sbordoni (prepared
piano, cymbals, flute, bottle chimes,
copper sheet, african thumb
piano, vocals, synth., vibes, timpani)
Bruno Tommaso (bass, bass
rebeca, cymbals, triangle,
paper chimes, pitch can,
organ, maracas)
Tracklist:
A1. De Dé - 20:43
B1. Lissio - 2:55
B2. Quattroetrentacinque - 4:33
B3. Sequentia - 3:55
B4. Quell'estate Senza Te - 5:14
B5. Come Silenzi - 3:00
[1] Martinelli fa riferimento al doppio LP “Trianon ’75
– Domenica Musica” (RCA TCM2 1178), album di registrazioni dal vivo effettuate
al Teatro Trianon di Roma in vari concerti tenuti tra Aprile e Maggio 1975, sul
quale è riportata la traccia Just Married (selezione dalla suite), che almeno ora potete ascoltare
che dsco!!! grazie e grazie ancora
RispondiEliminaThank you!
RispondiEliminaancora una preziosa rarità, grazie
RispondiEliminahttp://verso-la-stratosfera.blogspot.it/2013/03/spirale-1974-spirale.html
qui si può leggere qualcosa sull'unica prova discografica degli Spirale (senza Schiano ovviamente)
se dovesse interessare, su qualcuno dei miei HD dovrei averlo, con un po' di pazienza magari lo ritrovo
Voglio semplicemente esprimere la mia gratitudine. Post stupendo.Blog meraviglioso. Grazie!
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