Eccomi
da voi con un post al volo, che sono giusto di passaggio, dedicato ad una calda estate
di quasi trent’anni fa, alle stupende sfaccettature di Mario Schiano, alla geniale creatività di Nicola Arigliano e, perchè no, ai sogni.
«l’occasione
di mettere su un vero e proprio night mi fu offerta nel 1984, in occasione della
grande festa de “l’Unità” che si svolgeva a Roma. In quell’anno c’era stato lo
storico “sorpasso” del PCI sulla Democrazia Cristiana alle elezioni europee. Fu
un momento esaltante, certamente agevolato dall’ondata di emozione che aveva
suscitato la morte di Enrico Berlinguer pochissimo tempo prima, anche se la
crisi del partito sembrava ormai in atto. Ricordo ancora l’edizione de
“l’Unità” che titolava a tutta pagina “PRIMI” » (in realtà Schiano si riferisce ad un’edizione speciale di 16 pag.
uscita lunedì 18 giugno 1984 con il grande titolo in rosso, mentre la prima
pagina nazionale di quel giorno aveva un altro titolo, che vedete in foto.
N.d.r.).
«Gli organizzatori mi affidarono l’incarico di ricostruire un vero e proprio
night-club anni ’50, un sogno per me: una ricostruzione filologica,
dettagliata, dai personaggi agli arredi. In questo night, che volli chiamare Il Sorpasso anche in riferimento al
famoso film di Dino Risi, invitai i migliori musicisti italiani per questo
genere di operazioni (Antonello
Vannucchi, Giorgio Rosciglione, Gegè Munari, Nino Rapicavoli, Silvano Chimenti
erano la base, alla quale si aggiungevano di volta in volta ospiti come Oscar
Valdambrini, Carlo Pes, Lino Quagliero…) e li battezzai I Primi, come da titolo de “l’Unità” ma anche perché lo erano sul
serio… »
«Convocai
tutti i più famosi cantanti dell’epoca, quelli disponibili, e soltanto Carosone
mi disse: “Marittiè, pé venì m’avessa
purtà ‘o pianefforte mie!” perché lui suonava soltanto sul suo strumento;
gli altri vennero tutti, da Umberto Bindi a Tony Dallara a Betty Curtis, mia…
“fidanzata” tv di tanti anni prima, con la quale ebbi modo di cantare un paio
di canzoni (lo aspettavo da un quarto di secolo…). Affidai
la conduzione a Nicola Arigliano, che in queste situazioni è l’ideale: un
grande intrattenitore e un grande crooner. Lo fa, però, sempre con garbata
ironia, cosa che apprezzo molto. Il successo fu imponente con recensioni
entusiastiche su tutti i quotidiani. Dell’evento esiste un ricordo
discografico: Mario Schiano presenta
Nicola Arigliano al night club “Il Sorpasso” con l'Orchestra I Primi»
Estratto da “Un Cielo di Stelle - Parole e Musica di Mario
Schiano” a cura di Pierpaolo Faggiano _ Manifestolibri 2003
Credits:
Nicola Arigliano
Orchestra I Primi
Label: Soundstudio
Catalog#: ST 012
Format: LP
Country: Italy
Released 1985
Catalog#: ST 012
Format: LP
Country: Italy
Released 1985
Nicola Arigliano (voc),
Antonello Vannucchi (p),
Nino Rapicavoli (tenor sax, cl, fl),
Giorgio Rosciglione (bass),
Gegé Munari (drums, perc),
Silvano Chimenti (g) add on
some tracks
Tracklist:
1) Amorevole – 3:00
2) Mack the Knife – 3:00
3) Laura – 3:30
4) Jessica – 2:55
5) Night and Day 3:40
1) I Can’t Give You Anything
But Love – 3:50
2) Arrivederci – 2:50
3) She’s Funny That Way – 3:20
4) Georgia on My Mind – 4:00
5) My Wonderful Bambina – 4:00
N.B. Come vedete ho questo disco senza la copertina originale; se qualcuno di voi lo possiede e vuole condividere l'immagine per completezza, farebbe cosa gradita.
Che bello, m'è venuta voglia di sentirlo tutto, magari live, a Roma, trent'anni fa (e m'è venuto in mente che proprio trent'anni fa ho ascoltato i primi concerti dal vivo, proprio a Roma, al Circo massimo, io che venivo dalla provincia di Napoli, da Frattamaggiore, il paese di Gegé Munari e Franco del Prete, il batterista dei Napoli Centrale, ex Showman.)
RispondiEliminaCol passare degli anni, le cose vissute diventano ricordi, poi storie e a volte leggende. Grazie per aver ricordato questa, di storia, soprattutto in un momento nel quale forse qualcosa si sta muovendo per farci uscir fuori da uno dei periodi piu' infausti della nsotra storia repubblicana. La musica, l'arte, la cultura sono le scintille che fanno accendere le idee e le coscienze. Grazie per questo meraviglioso momento della storia del jazz italiano.
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