lunedì 16 novembre 2015

«Jazz Inchiesta Italia», una meditazione politica

 [foto di Umberto Santucci]

Quando sabato 14 novembre è uscito l’articolo di Franco Bergoglio su Alias de “il Manifesto”, i fatti appena successi nel mondo (che Parigi, a me molto cara, non è tutto il mio mondo) erano così sanguinanti che mi era sembrato fuori luogo, o addirittura provinciale, parlare di Jazz Inchiesta Italia.

Oggi devo ammettere che il mio pensiero, come quello di molti altri, era forse offuscato dal dolore perché rileggendo l’articolo, che non a caso ha per sottotitolo «una meditazione politica», i parallelismi con l’attuale situazione globale, riflessi attraverso i confini mentali, l'eco mediatica che spinge nella direzione voluta e le responsabilità politiche, possono essere spunti di una più vasta riflessione, che prende il libro di Enrico Cogno solo come migliore pretesto.

«Se arte e società rispecchiassero in maniera meccanicista la politica, una nuova inchiesta sul jazz italiano esigerebbe stomaci robusti»



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