lunedì 13 maggio 2013

Rava, D’Andrea, Vitous, Humair _ QUATRE _ 1989


«Con Franco D’Andrea avevo formato un quartetto, diciamo così “all star”, con Miroslav Vitous al basso e Daniel Humair alla batteria. Humair è uno dei padri storici del jazz europeo. Giovanissimo, negli anni Cinquanta aveva lavorato con tutti gli americani più importanti di passaggio in Europa. In quanto a Miroslav, aveva dovuto decidere tra una borsa di studio alla Berklee School di Boston e la partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo con la squadra di nuoto cecoslovacca. Avevo scoperto la cosa a Siena, quando, la mattina dopo un concerto, oziavo su una sdraio ai bordi della piscina dell’albergo, abbrustolendo al sole e con la coda dell’occhio vedevo un siluro che a velocità supersonica macinava una vasca dopo l’altra. Fortunatamente aveva optato per Boston, dove la sua favolosa capacità tecnica l’aveva immediatamente fatto entrare nell’olimpo del jazz e dove insieme a Wayne Shorter e Joe Zawinul aveva fondato i Weather Report.
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Col nostro quartetto, che Daniel aveva battezzato “Quatre”, facevamo una musica estremamente aperta, basata per il novanta per cento su un’improvvisazione che si reggeva soprattutto sull’ascolto reciproco. I temi ci servivano da rampa di lancio, dopodiché era la musica stessa a scegliere dove andare a parare. Era l’esatto contrario della musica di moda in quel periodo, la cosiddetta “fusion”, un genere che non mi è mai piaciuto.
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Malgrado fosse completamente fuori moda, Quatre ebbe un notevole successo e suonammo in parecchi festival, incluso quel supermercato del jazz che è il North Sea Festival. Un concerto di cui conservo un bellissimo ricordo fu quello del Festival di Chicago. Il palcoscenico era in un parco circondato da grattacieli. Cominciammo a suonare verso le 7 di sera. A un certo punto apro gli occhi, il sole è scomparso dietro le case e le vetrate dei palazzi ci inondano di rosso mentre, come per miracolo, si accendono tutte le luci. Emozioni straordinarie. Quatre terminò di esistere anche a causa di certe difficoltà tra Miroslav e Daniel che tra parentesi, essendo due colossi, causarono la morte delle sospensioni della mia auto. Come eredità due dischi: uno per un’oscura etichetta italiana, la Gala, e l’altro intitolato Earth-cake per la francese Label Bleu»

da "Incontri con musicisti straordinari", di Enrico Rava – Feltrinelli editore 2011
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Credits:

Label: GALA Records
Catalog#: GLLP 91030
Format: LP
Country: Italy
Recorded at Psycho Studio, Milan
February - May, 1987

Enrico Rava (tp, flgh),
Franco D’Andrea (piano),
Miroslav Vitous (bass),
Daniel Humair (drums)
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Tracklisting:


1) Mode for Versace – 7:55
2) F. Express – 8:20
3) Small Events – 1:30
4) Autoscontri – 5:25
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1) Flee Jazz – 7:05
2) Merano – 8:00
3) Quatre – 9:27



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